Ondata di mosche in Italia: Genova in prima linea. Scopri le cause e quando si attende la fine di questo allarme!

0
70

Stando alle segnalazioni, diverse città italiane stanno affrontando un notevole aumento del numero di mosche, un problema fastidioso e concreto che crea disagio ai cittadini anche all’interno delle proprie abitazioni. Genova si è rivelata la città maggiormente colpita da questo fenomeno, anche se non è l’unica, come dimostra il caso di Torino.

La diffusione delle notizie riguardo a questa invasione di mosche è stata possibile grazie ai social media, che hanno permesso di constatare l’effettivo disagio dei cittadini genovesi e di molti altri. Numerosi sono stati i post e le segnalazioni all’ufficio animali del Comune. Di fronte a questa situazione, diversi entomologi si sono interessati al problema, che coinvolge diverse città italiane.

È importante sottolineare che questo fenomeno è legato al cambiamento climatico. Infatti, le temperature superiori alla media per il mese di ottobre hanno contribuito alla rapida proliferazione di larve di mosche, che in soli 2-4 settimane si trasformano in pupe e poi in mosche adulte. In climi temperati si possono avere fino a 12 generazioni di mosche all’anno, con 2-4 settimane di vita e fino a 500 uova deposte nel corso di questo periodo. Nelle aree più calde, invece, si possono avere fino a 20 generazioni. Quindi, un clima caldo costante che persiste per mesi crea uno squilibrio in quest’ordine naturale.

L’invasione di mosche a Genova è spiegabile proprio grazie alle temperature elevate registrate, che hanno creato le condizioni ideali per la proliferazione di questi insetti. Tuttavia, non appena le temperature diminuiranno, la situazione tornerà alla normalità. È comunque importante considerare il fatto che, quando si registrano così tante mosche, la situazione non dipende esclusivamente dalle temperature.

Oltre al clima, un altro fattore che ha contribuito a questa invasione fastidiosa è lo stato di sporcizia delle città, con rifiuti e sostanze organiche in decomposizione che rappresentano un pasto ghiotto per le mosche. La carne in putrefazione, ma anche frutta e vegetali in decomposizione, sono particolarmente appetibili per questi insetti.

Questo allarme riguardante l’invasione di mosche non riguarda solo Genova, ma potrebbe coinvolgere molte altre città nel prossimo futuro. I comuni con poche aree verdi sono particolarmente a rischio, in quanto queste aree rappresentano un importante habitat per diverse specie di uccelli che si nutrono di insetti, contribuendo al controllo naturale di queste popolazioni. In definitiva, la catena del ciclo naturale si è spezzata e, ancora una volta, la causa ultima è l’azione dell’uomo.