Il salario minimo rischia di non diventare una realtà in Italia, come evidenziato dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. Secondo l’organo consultivo, l’introduzione di questa misura non risolverebbe il problema del lavoro povero né contrasterebbe le pratiche contrattuali sleali. Il Consiglio, pur avendo un parere non vincolante, rappresenta un sostegno al Governo.
Nel dettaglio, a proporre il salario minimo a 9 euro l’ora sono stati Elly Schlein e Giuseppe Conte. Durante l’estate, il primo ministro Giorgia Meloni ha affidato al Cnel, guidato da Renato Brunetta, il compito di valutare la questione. Nel documento prodotto dal Consiglio, la proposta è praticamente bocciata in favore della contrattazione collettiva. 39 consiglieri hanno votato a favore del documento, mentre 8 si sono astenuti.
La reazione di Schlein è di delusione, invitando il Governo a prendere posizione sul salario minimo proposto, che mirava a migliorare le condizioni di lavoro di 3,5 milioni di persone in Italia. Conte, invece, critica la decisione del Cnel, definendola un “delitto perfetto”.
Adesso la questione passa alla contrattazione collettiva, che dovrà affrontare le questioni salariali ad ogni scadenza di contratto. Gli imprenditori si rallegrano di questa decisione, che evita loro l’onere di adeguare immediatamente i salari minimi. Meloni, d’altro canto, afferma che l’Italia rispetta i parametri della direttiva europea, in quanto la contrattazione collettiva copre il 95% dei lavoratori privati.
Ricordiamo che, ad agosto, era emersa la possibilità di un dialogo tra governo e opposizione sulla questione del salario minimo, considerato che i sondaggi mostravano un favore da parte degli italiani. Inoltre, Meloni aveva presentato cinque controproposte al salario minimo, tra cui l’estensione della contrattazione collettiva, lo scorporo degli stipendi dagli appalti pubblici, una collaborazione tra Cnel e Aran per contrastare i contratti sottoinsieme, un aumento degli stipendi dal 2024 e la premiazione delle aziende che rinnovano tempestivamente i contratti scaduti.